L’emergenza sanitaria di questi ultimi giorni ha reso necessario l’utilizzo di dispositivi medici che raramente vediamo all’opera. Alcuni equipaggi, soprattutto al Nord Italia dove è scattata l’emergenza sanitaria da Coronavirus, sono stati dotati di una strumentazione idonea al trasporto del paziente contagiato in maniera contenitiva.
Non molti sanno però come funzionano le barelle per biocontenimento e soprattutto come devono essere utilizzate. Il sacco contenitivo può essere adoperato in due diversi modi:
Non molti sanno però come funzionano le barelle per biocontenimento e soprattutto come devono essere utilizzate. Il sacco contenitivo può essere adoperato in due diversi modi:
- Modalità a pressione negativa: in questo primo caso si protegge l’ambiente esterno dal paziente infetto “contenuto” all’interno del sacco. Può trattarsi di un trasporto primario di un paziente ad alto rischio infettivo, oppure di un trasporto secondario all’interno di una particolare struttura di un paziente affetto da agenti microbiologici
- Modalità a pressione positiva: questa seconda modalità è stata studiata invece per proteggere il paziente con un deficit del sistema immunitario e quindi potenzialmente a rischio di contrarre qualche infezione dall’ambiente esterno.
Il sacco di biocontenimento può essere applicato sulle barelle autocaricanti come la Mercury 7080/4RG presente in foto, appartenente alla Croce Rossa di Pisa, pronta in caso di trasporto sanitario di emergenza.
I protocolli messi in atto per l'emergenza COVID-19 prevedono la riduzione del numero di operatori a stretto contatto con il paziente nella fase di recupero, per questa ragione Mercury è una scelta ideale in quanto può essere usata in totale sicurezza anche da un solo operatore.
Grazie al pistone idraulico di cui è equipaggiata è praticamente impossibile la mancata apertura delle gambe anteriori, così come la caduta del paziente anche nel caso di un involontario sblocco delle sicurezze. Anche movimenti eseguiti quindi con rapidità e da un solo operatore non costituiscono rischi di alcun tipo dal momento che la barella risponde in modo altamente affidabile grazie a sistemi di sicurezza che agiscono attivamente. Mercury inoltre è pensata per muoversi con facilità anche in ambienti domestici qualora fosse possibile accedervi direttamente. Il gruppo ruote di caricamento anteriore è abbattibile e ciò permette di arrivare con più facilità dal paziente. Le versioni a 4 ruote girevoli permettono inoltre una aumentata capacità di manovra che diventa cruciale quando la visibilità dei movimenti è ridotta dal sacco di biocontenimento.
I protocolli messi in atto per l'emergenza COVID-19 prevedono la riduzione del numero di operatori a stretto contatto con il paziente nella fase di recupero, per questa ragione Mercury è una scelta ideale in quanto può essere usata in totale sicurezza anche da un solo operatore.
Grazie al pistone idraulico di cui è equipaggiata è praticamente impossibile la mancata apertura delle gambe anteriori, così come la caduta del paziente anche nel caso di un involontario sblocco delle sicurezze. Anche movimenti eseguiti quindi con rapidità e da un solo operatore non costituiscono rischi di alcun tipo dal momento che la barella risponde in modo altamente affidabile grazie a sistemi di sicurezza che agiscono attivamente. Mercury inoltre è pensata per muoversi con facilità anche in ambienti domestici qualora fosse possibile accedervi direttamente. Il gruppo ruote di caricamento anteriore è abbattibile e ciò permette di arrivare con più facilità dal paziente. Le versioni a 4 ruote girevoli permettono inoltre una aumentata capacità di manovra che diventa cruciale quando la visibilità dei movimenti è ridotta dal sacco di biocontenimento.